
Con il raggiungimento dei limiti di anzianità di servizio e di età, chiudo, a partire dal prossimo mese di febbraio, la mia esperienza professionale in questa amministrazione.
Un percorso professionale che mi ha vista impegnata per 40 anni su diverse sedi, tra Genova, Taranto e quindi Bari, qui negli ultimi sei anni con incarico di direzione sul nostro ufficio scolastico regionale, condiviso, per un breve periodo con la direzione dell’USR della Calabria.
Una sintesi che solo velatamente fa trasparire le importanti esperienze che hanno incrociato le molteplici storie di scuola, delle quali rimangono impresse soprattutto quelle che richiamano la partecipazione vivace delle ragazze e dei ragazzi durante gli eventi, e, ancor di più, il vociare festoso delle bambine e dei bambini nelle loro colorate manifestazioni.
Una esperienza vissuta con grande convincimento, nel confronto con tutte le componenti scolastiche, nell’ascolto anche diretto di tutti al fine di individuare possibili soluzioni alle svariate questioni che alimentano la vita scolastica, nel sostegno a progetti e iniziative di innovazione e ricerca, anche attraverso importanti azioni di respiro europeo, così come nel favorire la costruzione di reti di scuole, che considero la via maestra per aprire lo sguardo verso un nuovo sapere.
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... non posso non avere un pensiero particolare ed emozionato verso la Scuola che oggi lascio, verso i bambini e i ragazzi di questa scuola che vive un momento così travagliato, verso dirigenti scolastici, docenti e personale scolastico, tutti impegnati in una sfida senza precedenti!
Eppure proprio in questo contesto così complesso la Scuola c’è, per certi versi più presente di sempre!
Questi mesi di emergenza rimarranno per me l’esperienza più forte, a tratti sofferta, ma che, come improbabile contrappasso, mi ha dato la dimensione più ampia del senso di “comunità” di cui la scuola, unica tra le amministrazioni, si connota, e che costituisce il portato di umanità che la rende non solo protagonista di azioni, ma soprattutto portatrice di valori.
Primo fra tutti quello di proiettarsi verso un futuro migliore e di pace.
La Scuola non appartiene solo alla scuola! Ritengo un privilegio lavorare per la scuola, mi sento orgogliosa di averne avuto l’opportunità.
Buon futuro, quindi, a chi lavora nella e per la Scuola, ai bambini e alle bambine, alle ragazze e ai ragazzi che la popolano e la animano!
Con affetto.