Può l’amore ferire? Può diventare una gabbia?
Le ragazze e i ragazzi della 3^ F, con la guida attenta dei loro docenti, hanno provato a rispondere a queste domande immergendosi dentro un’opera antica, il Rigoletto di Giuseppe Verdi.
Hanno scoperto che certe dinamiche, come il patriarcato o la violenza mascherata da amore, sono ancora vive
Che Gilda, oggi, potrebbe avere un altro nome
Che l’amore vero non imprigiona, libera
Che il rispetto è la prima condizione per amare davvero.
Le loro parole sono forti, scomode, ma profondamente sincere.
Il video che hanno realizzato è un atto di coraggio e consapevolezza e il loro messaggio è chiaro:
“Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore”. (Khalil Gibran)
Grazie, ragazze e ragazzi, per aver trasformato un’opera classica in un’occasione di confronto, crescita e coscienza civile.
Ascanio c’è!
Emanuela Carluccio Animatore Digitale
Docente